Gaetano Cima, architetto del Neoclassicismo
l'architetto Gaetano Cima, alfiere del Neoclassicismo e professore all'Università di Cagliari, è stato l'autore di Villa Santa Maria a Pula; altri suoi progetti sono l'Ospedale Civile e il teatro Civico del capoluogo, Casino Tola a San Sperate e la chiesa di San Francesco ad Oristano
Nato a Cagliarinel 1805, Gaetano Cima è stato uno
dei più grandi architetti italiani del XIX secolo, noto per essere stato un
precursore del Neoclassicismo in
Sardegna; dopo aver compiuto gli studi nella città natale, decise di
trasferirsi a Torino dove si iscrisse all’Università laureandosi in
Architettura civile nel 1830. Tornato sull’Isola, nel 1834 divenne applicato
nell'ufficio del Genio civile di Cagliari e dal 1840 al 1876 fu professore di disegno architettonico e di
disegno d'ornato e architettura elementare presso l’Ateneo cittadino, allevando
un’intera generazione di studenti e contribuendo a cambiare il volto della
città.
Il primo lavoro di rilievo fu nel 1838 Villa Santa Maria a Pula,
dimora destinata al console di Marina Randaccio, mentre all’anno successivo
risale la chiesa parrocchiale di Guasila e al 1841 la chiesa di San Francesco ad
Oristano, caratterizzata da un portico Dorico. Nel 1846 fu completata Villa Aymerich a Laconi, mentre l’Ospedale Civile di Cagliari, il
progetto più impegnativo di Cima insieme al teatro Civico, fu inaugurato nel
1848. Non va dimenticato il Cima urbanista: è sua la firma sul Piano regolatore
cagliaritano del 1858.
Il suo lavoro porta il marchio del Neoclassicismo, corrente architettonica sorta nel Settecento che presentava un chiaro ritorno ai dettami armoniosi dell’arte classica greco-romana, con colonnati Dorici e capitelli. L’interesse per questi stilemi fu favorito dagli scavi di Pompei del 1748 e si diffuse rapidamente in tutto lo Stivale, giungendo in Sardegna attraverso il Piemonte.