La torre di San Macario nei pressi di Pula

La torre di San Macario fu costruita intorno al 1595 dagli spagnoli per cercare di arginare la piaga delle incursioni corsare che flagellavano la Sardegna; eretta sull’omonima isoletta difronte a Punta di Santa Vittoria e non lontano da Pula.

La costruzione era parte di un sistema difensivo che copriva l’intera Isola tanto che ancora oggi da essa si scorgono, nelle giornate terse, anche il golfo di Cagliari e le torri di Sant’Efisio. Sull’isoletta si trovano anche i ruderi di un monastero di epoca bizantina, che evidenzia l’importanza strategica ricoperta dal territorio in epoca passata.

Torre San Macario a Punta di Santa Vittoria (Pula)

La torre di San Macario era alta circa tredici metri, di forma conica e munita di cannoni per difendersi dagli invasori. Interamente in roccia vulcanica, aveva un ingresso all’incirca a metà della sua altezza che conduceva a una stanza sormontata da una cupola; tramite una scala scolpita nella parete si accedeva alla parte superiore, mentre l’approvvigionamento idrico era ricavato da una cisterna posta sotto il pavimento della camera.

Nonostante fosse stata progettata per respingere principalmente i pirati, all’inizio del Seicento si dimostrò molto utile per tenere lontano dalla costa le navi francesi che tentavano di attraccare a Pula per fare rifornimento, mentre durante la Seconda guerra mondiale il compito di presidiare la zona litoranea fu assolto dalla batteria antisbarco Boggio. Recentemente, nelle acque di fronte all’isolotto, è stata ritrovata una lastra con incisi un grifo e un pegaso risalente al primo periodo dell’età Giudicale, oggi conservata nel Museo archeologico di Cagliari.