Enogastronomia

Sa Burrida a sa casteddaia

sa burrida è uno spezzatino di gattuccio di mare marinato in aceto e vino che va per la maggiore sulle tavole sarde. Scopriamo la ricetta di questa prelibatezza mediterranea molto popolare anche in liguria e spagna, seppur con variazioni

Per i sardi Sa burrida a sa casteddaia, ovvero la burrida alla cagliaritana, è un caposaldo della cucina locale e facilmente reperibile come antipasto nelle trattorie sarde insieme a fette di bottarga. Molto comune anche a Pula, ha origini fenicie e spagnole e si differenzia dalla variante ligure perché usa il gattuccio di mare al posto dello stoccafisso. Vediamo dunque come si prepara questo piatto tipicamente mediterraneo e quali sono gli ingredienti necessari.

Ingredienti:
500 gr. di gattuccio di mare
Circa 10 noci
500 ml. aceto di vino bianco
Vino q.b.
Olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
Alloro

Preparazione:
La prima cosa da fare è sciacquare il gattuccio di mare in acqua fredda, spellarlo, sventrarlo e mettere da parte i fegatini prima di ridurlo in tocchetti. Mettere a bollire questi ultimi in una pentola  aggiungendo pepe e lauro per aromatizzare, facendo poi lessare per dieci minuti. Intanto si procederà a tritare una cipolla sistemandola in un recipiente assieme a salvia, olio e i fegatini; far rosolare il tutto e aggiungere gherigli di noce e uno spicchio d’aglio pestando il tutto con un mortaio.

Proseguire la cottura per cinque minuti, prima di unire l’aceto e un bicchiere di vino, poi portare ad ebollizione. Quindi versare la salsa bollente in un recipiente sopra allo spezzatino di gattuccio, mettere un coperchio e far raffreddare in frigorifero per tre giorni. Ora non resta che servire in tavola, magari insieme a un buon vino sardo sapido e acidulo.

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