Il museo 'Giovanni Patroni' di Pula
il museo patroni ospita reperti dal sito archeologico di nora e dai fondali marini della zona. Importante città di impronta fenicio-punica, nora è stata la più popolosa città sarda prima dell'arrivo dei romani
Il museo "Giovanni Patroni” di Pula è tra le principali istituzioni culturali della città sarda. Ospitato in un antico edificio nel centro storico, è intitolato a colui che per primo mise in evidenza l’importanza del sito archeologico di Nora nei primi anni del Novecento. Capitale del popolo dei Nuritani, questa città fu ripopolata dai fenici intorno all’VIII secolo a.C. e, al momento della conquista dei romani nel 238 a.C., era con ogni probabilità il maggior centro dell’isola.
Il museo ricostruisce fedelmente l’aspetto della città nelle varie epoche e illustra la vita quotidiana dei suoi abitanti, nonché usi e costumi come il culto dei morti. In particolare quest’ultimo aspetto è affascinante perché i cimiteri fenici e punici avevano un’area detta tophet dove si praticavano sacrifici umani; il museo conserva delle stele, ornamenti funerari, anfore e altro materiale di interesse storico.
C’è poi una sezione dedicata ai reperti recuperati dai fondali marini di Capo di Pula: ceramiche, anfore e altro materiale che si trovava su navi naufragate in epoca remota. Il pezzo più famoso è la cosiddetta "testa di Gorgone”, una lamina dorata con un’effigie divenuta il simbolo stesso del museo. A corredo dei reperti c’è una collezione di scatti fotografici che documentano le prime campagne di scavo alla fine dell’Ottocento. Per informazioni chiamare lo 070 9209610.